La Redazione
9 mag 20235 min
La protagonista dell'intervista della settimana è Carol Anne.
Più di 200mila follower su TikTok e circa 25mila su Instagram: in breve sono questi i numeri di Carol Anne, una giovane creator che sui parla prettamente di sneakers, unboxing e future release comprese. Nel corso della nostra chiacchierata, abbiamo avuto modo di parlare di parlare non solo delle passioni di una sneakerhed ma anche di sogni e progetti di una creator che vorrebbe fare della sua passione un vero e proprio lavoro.
Ciao! Piacere mio! Come molti ho scaricato Instagram nel lontano 2013, ma inizialmente postavo solo cose random e personali, diciamo nulla relativo alle sneakers. Mi sono avvicinata al mondo delle sneakers circa quattro anni dopo, a fine 2017, quando ho cominciato ad interessarmi alle release e a questo mondo in generale. C’è stato proprio un momento nel 2018 in cui mi sono detta “voglio prendere seriamente questi social e cominciare a postare con frequenza”. Da quell’istante ho cominciato a dedicare tempo e anche denaro a questa passione. Ho conosciuto tanti content creators, ma soprattutto sneakerheads da tutte le parti del mondo, soprattutto una community tutta al femminile. Nel 2020 in piena pandemia ho scoperto TikTok e ho cominciato a postare quasi per noia, una Carol più vera e senza filtri che parla di sneakers.
Aspetto fisico 6
Condizione economica: 5
Continuità di contenuti: 10
Amicizia/collaborazioni con personaggi noti: 7
Qualità dei contenuti: 10
Rapporto con la community: 10
Idee tecnico-pratiche:10
Bravura del Fotografo Videomaker: 8
Bravura del Social Media Manager: 8
Onestamente non avrei mai pensato di raggiungere dei numeri simili attraverso Tik Tok. Spesso penso: sarà stata fortuna? In questi anni ho messo in campo la mia passione nella maniera più genuina possibile, sono cambiata molto e cresciuta sui social. Una cosa che mi fa sempre brillare gli occhi ed emozionare a tal punto da non voler mai smettere di creare contenuti è la community che mi segue, che mi stima e cerca la mia opinione riguardo a questo mondo che comunque è molto di nicchia. Quando spesso mi scrivono o mi dicono che grazie a me si sono avvicinati alle sneakers mi commuovo quasi, perché se penso alla Carol di qualche anno fa tutto ciò sarebbe stato assurdo. Questi risultati penso siano una conseguenza della mia costanza e determinazione, ma soprattutto la sincerità.
Come dicevo all’inizio, i miei contenuti erano molto random e se si può dire anche di bassa qualità. Inizialmente ero anche meno spigliata di fronte alla telecamera, si leggeva lontano un miglio che mi vergognavo, ma nonostante ciò mi sono lanciata ed ho continuato a creare video che ora sono più informativi su release e curiosità riguardanti le sneakers facendo sempre trasparire la mia personalità che ho scoperto nel tempo.
Una collaborazione a cui tengo particolarmente è quella con FootLocker, perché mi rimanda ai tempi in cui da bambina giravo nei loro negozi sperando che un giorno sarebbe arrivato il momento di potermi permettere quella sneaker vista sulle vetrine. Un evento che resterà per sempre impresso nella mia mente è senza nessuna ombra di dubbio l’evento di apertura dello store Jordan World Of Flight a Milano, il primo Flagship store in assoluto in Europa. Mai avrei pensato di poter partecipare ad un evento del genere e ne sono molto grata.
A dire la verità sì, spesso e volentieri ho pensato di aprire un mio brand, ma questo comporterebbe investire sia molto tempo che denaro. Per il momento non mi sento ancora di fare questo step, ma ciò non vuol dire che non lo farò mai. Vedremo nei prossimi anni.
Diciamo che la maggior parte dei contenuti li creo direttamente io, qualche volta mi aiuta il mio fidanzato per filmare ecc. Del montaggio però me ne occupo io personalmente. Altra piccola curiosità, molti dei miei video sono improvvisati senza uno script diciamo
Unico consiglio che do ai giovani content creators è di credere in sé stessi ed essere determinati.
Le principali difficoltà che potrebbero riscontrare nel momento in cui collaboreranno con dei brand (anche piccoli) è che non gli si venga riconosciuto il proprio lavoro in termini economici. E’ sempre meglio dire no a certe collaborazioni che non ti vengono incontro, piuttosto che accettare accontentandosi del poco. Spesso il gifting è un’arma a doppio taglio e molti se ne approfittano.
Il reselling è un argomento super chiacchierato quando si parla di sneakers. Diciamo che è parte di questo mondo che spesso e volentieri si bassa sull’hype. Il discorso è che spesso i reseller possono togliere la possibilità a comuni mortali di accaparrarsi la sneaker a retail. Anche io, purtroppo, mi ritrovo a dover pagare una sneaker al doppio/triplo del suo prezzo originale. Alla fine è un lavoro come un altro, se ci pensiamo qualsiasi settore è un po’ ingiusto.
Tra un paio di anni sarò sicuramente ancora qui a creare contenuti per la mia community di sneakerheads perché mi appassiona. Spero che presto che questo possa diventare anche il mio lavoro principale.
Grazie Carol, with ❤️, Realdamico