ESCLUSIVA Realdamico: intervista a Anna Lofrano
Aggiornamento: 7 dic 2022
La protagonista dell'intervista della settimana è Anna Lofrano.
Con più di 95mila follower su Instagram, Anna Lofrano è una giovane creator che vive a Milano. Solare, sincera e vanesia (per sua stesa ammissione), Anna si definisce troppo impegnata per far di Instagram una vera e propria professione.

L'intervista
Ciao Anna, partiamo subito con una domanda di 'benvenuto': da quanto tempo sei su Instagram, come e perché ti sei avvicinata al mondo dei social network?
Mi sono iscritta su Instagram all’età di 19 anni, ricordo che Instagram andava di moda da poco e l’unica cosa che mi ha spinto ad aprire ma mia pagina è stata pura curiosità.
Basandoti sulla tua esperienza personale, per essere rilevante sui social, che importanza hanno, da 1 a 10, i seguenti fattori:uencer: che importanza dai, da 1 a 10, a questi fattori:
Aspetto fisico / Condizione economica: Per me il fattore aspetto fisico non ha nessuna importanza. Partiamo dal presupposto che quando stiamo bene con noi stessi, stiamo bene con gli altri, e lo stare bene viene percepito anche dalle persone che ci guardano.
Continuità di contenuti: La continuità di contenuti non va sottovalutata invece, per attirare la gente è necessario essere presenti, far vedere in maniera continua quello che è un nostro hobby, il nostro lavoro, o semplicemente la nostra quotidianità incuriosisce e attira attenzione.
Amicizia/collaborazioni con personaggi noti: L’amicizia con i personaggi è utile relativamente: quando un personaggio noto ti tagga nelle sue storie o nei suoi post, automaticamente ti regala visibilità, la gente clicca sul tag e tu aumenti di follower.
Qualità dei contenuti: La qualità dei contenuti penso sia il fattore più importante: è ciò che pubblichiamo che incuriosisce il popolo dei social , ed è importante curare ogni singolo contenuto.
Rapporto con la community: Il mio rapporto con la community ammetto che non è sempre attivo e costante, nel senso che non sono solita ad interagire tramite storie, storie pochissime, post quanti ne volete! Ma anche qui credo sia importante quasi quanto la qualità dei contenuti.
Bravura del fotografo-videomaker: Parlando di esperienza personale non ho un fotografo o un videomaker pronto ad immortalare ogni mio momento. Sono autonoma, spesso la semplicità vince sulle cose troppo programmate e “ finte”.
Bravura del social media manager: Fattore social media manager, mi rifaccio sempre alla domanda “ cosa vuoi far con il tuo social” per l’uso che ne faccio io non ho bisogno del manager, ma parlando in linea generale anche lui gioca un ruolo importante.
Adesso andiamo sul pratico. Numeri alla mano, su Instagram sei riuscita a costruire una fanbase con più di 96mila persone, numeri decisamente rilevanti, anche se migliorabili. A cosa pensi sia dovuto il seguito del tuo profilo? Inoltre, qual è stato il momento in cui hai capito che il tuo profilo stava iniziando a crescere?
Il numero dei follower cresce in base all’interesse che si riesce a trasmettere al popolo dei social. Nel mio caso credo sia legato più al mio aspetto fisico, considerando che il 90% delle persone che mi segue sono uomini. E mi rendo conto che più mostro più cresco.
Nel tuo feed si possono contare più di 500 post e quasi tutti ti vedono come protagonista. Qual è la tua ruotine di pubblicazione? Inoltre, tra tutti i post pubblicati, c'è qualcuno che ti ha portato qualche soddisfazione, in termini di collaborazioni o risultati puramente numerici?
Nei miei post si sono io la protagonista (o al massimo i miei cagnolini) questo è legato al mio carattere estremamente vanesio: mi piace mettermi in mostra, mi piace essere al centro dell’attenzione. I post certo ti portano a delle collaborazioni, ma io sono talmente sbadata e indaffarata che non presto attenzione (anche perché nel mio caso il mio social non ha fini lavorativi).
Parlando sempre di post, esporsi sui social, anche fisicamente, spesso porta la reazione di una fetta del web poco avvezza ai complimenti, gli haters. Come sei solita gestire i commenti poco piacevoli o direct che arrivano sul tuo profilo? Che consigli daresti ad una tua coetanea?
Come li gestisco ? Li blocco ! Ahah scherzi a parte, ho imparato con il tempo che un’offesa fatta da uno sconosciuto( tra l’altro anche fake, l’offesa è nulla, ho un carattere molto forte, non mi lascio condizionare da nessuno, li lascio parlare tranquillamente. Per chi ha un carattere più debole consiglio di lasciar perdere, noi sappiamo chi siamo, sappiamo quanto valiamo, e nessuno ha il diritto di condizionare la NOSTRA vita, perché è NOSTRA, non loro. Loro non sanno nulla, parlano per invidia, perchè sono sole, perché si annoiano, ma non c’è una critica costruttiva, quindi non lasciatevi mai condizionare.
Della figura degli haters se ne è parlato molto durante il periodo del lockdown. Come hai affrontato il periodo della chiusura, sia da un punto di vista personale che professionale? Quali sono stati gli aspetti positivi ma anche quelli negativi della chiusura forzata?
L’argomento lockdown è un argomento che odio affrontare, ma purtroppo c’è stato ed è giusto anche parlarne: a livello lavorativo non l'ho sentito, perché fortunatamente anche durante il primo lockdown ho lavorato (di meno ma ho lavorato). A livello personale... una strage ahaha. Sono una persona che ha sempre voglia di far qualcosa, non riesco a star mai ferma, mi sono sentita privata della mia libertà. Mi sentivo soffocare, e indovinate come ho passato il tempo? Sul social. Forse è stato l’unico periodo in cui ho interagito di più con le persone, mi rassicuravo nel raccontare e vedere che anche gli altri stavano più o meno vivendo la mia stessa situazione ( chi meglio, chi peggio).
Il lockdown è stato utile a molti creator per poter studiare nuove strategie e nuovi propositi anche per i loro profili Instagram. Durante quel periodo hai pensato al futuro del tuo feed Instagram e più in generale della tua presenza sui social network?
Guarda io non ho sentito molto lavorativamente la situazione covid perché oltre a fare l'influencer lavoro come tecnico elettromedicale in un ospedale di Napoli. Ma ho sentito nell'anima tanto dolore da parte di tantissime persone e questo mi ha fatto tanto male al cuore...avrei voluto aiutarli tutti, ma non è stato possibile perché non sono lo stato e gli Stati. Nel mio piccolo ho dato tanto aiuto anche economico a molti ma per me non è stato abbastanza sapendo che li fuori ancora tanta gente soffriva e soffre tutt'ora
Per il calo statistiche si ho notato che
ogni tanto i post non andavano come speravo ma alla fine la verità sugli algoritmi, penso che le sappia solo Instagram in quanto mai ha messo in luce un metodo per diventare virale nel modo giusto e quindi un pò tutti, cerchiamo di farci dei nostri schemi e molto spesso tante persone ci riescono facendoci suppore che la viralità di un post va ad aumentare con la velocità con cui un post viene interagito tra likes, commenti, Salvataggi, condivisioni e altro ancora.
Durante il lockdown molti giovani (e non solo) si sono spostati su un altro social network, TikTok. Cosa ne pensi di questa piattaforma? Come pensi possa essere sfruttata dai creator? Quale pensi possa essere il suo prossimo futuro?
TikTok: è un social che personalmente non utilizzo perché non mi piace, ma mi sono iscritta perché la sera prima di dormire passo il tempo a vedere i TikTok degli altri, e lo trovo molto divertente. Puoi trovare di tutto li. Dal disagio più totale al video serio. Ma è bello anche per questo. Ha sempre la stessa funzione di Instagram: COMUNICARE. E già noto che molti lo hanno quasi sostituto ad Instagram (io resto fedele ad Instagram).
Ci avviamo alla conclusione dell'intervista. Hai progetti in cantiere che vedono come protagonista il mondo dei social network? Se si, puoi dirci brevemente di cosa si tratta?
Per il momento nessun progetto, il mio lavoro mi occupa un bel po di tempo quindi per ora non ho nemmeno il tempo di intraprendere altre strade , magari in futuro, chi lo sa .
Ultima domanda. Dove vedi la Anna di oggi fra due anni? Pensi di dedicarti di più al tuo profilo Instagram e magari farlo diventare il tuo lavoro primario?
Come ho già spiegato nella domanda precedente per ora non ho nessun programma, l’Anna fra due anni basta che sia felice, poi chi lo sa mai dire mai.
Grazie Anna, with ❤️,