ESCLUSIVA Realdamico: intervista a Sara Cucchetti
Aggiornamento: 7 dic 2022
La protagonista dell'intervista della settimana è Sara Cucchetti.
Con più di 13 mila follower su Instagram, Sara è una giovane creator ed imprenditrice, nonché mamma di Travelass, un brand nato per le le donne, con un occhio particolare rivolto all'ambiente.

L'intervista
Ciao Sara, partiamo con la prima domanda di rito: da quanto tempo sei su Instagram, come e perché ti sei avvicinata al mondo dei social network?
Esattamente dal 20 Febbraio 2020. Inizialmente mi sono avvicinata al mondo dei social network principalmente per lavoro, poi con il tempo per la condivisione con gli altri; di pensieri, gusti, idee, e spesso anche di supporto reciproco.
Per essere rilevante sui social, secondo la tua personale esperienza, che importanza hanno, da 1 a 10, i seguenti fattori:
Aspetto fisico / Condizione economica: 6
Continuità di contenuti: 8
Amicizia/collaborazioni con personaggi noti: 5
Qualità dei contenuti: 8
Rapporto con la community: 9
Idee tecnico-pratiche: 8
Bravura del fotografo-videomaker: 8
Bravura del social media manager: 8.
Prima di scendere nel dettaglio di ciò che fai, partiamo dai risultati. Il tuo profilo Instagram vanta attualmente 13 mila follower, numeri destinati a crescere se si considera il tuo engagement rate, di circa il 10% più alto rispetto alla media. Cosa ti aspetti in termini numerici dai prossimi mesi? Pensi che il tuo profilo abbia buone probabilità di crescere?
Sinceramente non mi aspetto mai nulla dalla vita; mi pongo obiettivi e cerco con tutta me stessa di raggiungerli. Mi piace sognare ma sono anche tanto razionale... Penso e più che altro lo spero che il mio profilo sia seguito da persone come me che nella vita, come dicevo prima, si pongano obiettivi, e che cerchino sempre di migliorarsi (sbagliando anche, perché sbagliando spesso si impara).
Tralasciando per un po’ i numeri, che sono si importanti ma non fondamentali, abbiamo visto che sei la mamma di Travelass, un brand d’abbigliamento completamente dedicato alle donne. Qual è la mission di Travelass? Cosa ti ha spinto a creare questo brand? Quali sono state le principali difficoltà?
Nel 2018 Iniziai il percorso che mi portò a realizzare il mio sogno più grande: fondare un brand per le donne, valorizzandole ed esprimendo così una delle passioni che ho sempre coltivato: la moda. Sognai questo progetto insieme ad un amica, ma il desiderio di portare il nostro pensiero e la voglia di supportarci tra donne, a più persone , fece sì che con il tempo il team si espanse, gettando così le fondamenta per fondare una vera e propria azienda. La nostra mission principale: NO “FAST FASHION” . Siamo orgogliose di produrre in Italia,
nel rispetto dell’ambiente con l'utilizzo di tessuti ecosostenibili, riducendo così le emissioni e lo spreco. La principale difficoltà: decidere e sviluppare il progetto finale tra le diverse idee del team, a volte discordanti, ma pur sempre di aiuto per prevenire o meglio valutare tutti i rischi.
Restando sempre sul tema Travelass, ovviamente la forza social può essere determinante. All’interno del community ci sono una serie di influencer, più o meno conosciute, che indossano le creazioni del brand. Quando pensi siano importanti queste collaborazione per poter allargare la platea di pubblico di Travelass? Hai particolari progetti in tal senso a breve/medio termine?
Sono importantissime!! I testimonial da sempre sono il volto del brand, l’impersonificazione dei capi. Abbiamo tanti nuovi progetti sia a tal riguardo che non, ma purtroppo ancora non posso dirvi molto, sia perché le sorprese per rimanere tali non dovrebbero essere menzionate, sia perché sono un’ po scaramantica.
Ma torniamo a parlare di Sara. Il tuo feed è interamente basato sulla tua persona, speso circondata da paesaggi o posti molto 'instagrammabili'. Pertanto, come hai affrontato il periodo del lockdown in tal senso?
Uso i miei contenuti per raccontare e condividere con gli altri la mia vita e il mio lavoro che nella maggior parte dei casi va di pari passo ai miei viaggi; il lockdown, per come vivo io generalmente la mia vita, è stato un limite enorme, anche se non mi sono lasciata abbattere fortunatamente e ho cercato di trovare nuovi diversi obiettivi da affrontare e come ottimizzare il tempo, perché è il bene più prezioso che possediamo.
Il periodo di chiusura forzata è stato però molto utile a molti creator per sviluppare nuove idee e progetti vari, magari legati al mondo social. Lo stesso è stato anche per te?
Si, dopo qualche giorno di disorientamento totale, causato anche dalla perdita del mio vecchio profilo Instagram, avvenuta negli stessi giorni, e al quale ero particolarmente legata ; dato il supporto dei miei follower che coltivavo da 8 anni e il seguito nettamente maggiore riscontrato rispetto ad ora , che ne sono passati solo 2 ed è molto più difficile rispetto a qualche anno fa avere visibilità.
La perdita del sociale in tutti i fronti è stato per me veramente destabilizzante; sono abituata a vivere sola (insieme alla mia gatta: Cleo) da ormai 9 anni e non mi sono mai sentita tale, ma questo mix di esperienze mi ha fatta sentire per un periodo veramente isolata.
Ho cercato nei giorni successivi di organizzarmi al meglio in tutti i progetti su cui stavo lavorando, e di sfruttare il tempo a disposizione, per studiare e migliorarmi sia mentalmente che fisicamente.
Durante il lockdown si è particolarmente diffuso il fenomeno TikTok. Cosa ne pensi di questa piattaforma, hai già avuto modo di provarla? Pensi possa essere anche funzionale alla crescita del tuo brand?
Penso TikTok sia un po’ un anticipazione del futuro digitale; le foto come già sta accadendo andranno sempre più a scemare, i video invece saranno al centro degli schermi.
Ho già avuto modo di provarla, così come Facebook , Instagram e altri canali social usati soprattutto a fini pubblicitari penso possano essere degli strumenti funzionali per la crescita sia personale che a livello di business , nel mio caso per Travelass.
Parlando di crescita, personale e/o professionale, c’è qualche creator a cui ti ispiri? Se si, di chi si tratta e perché potrebbe essere un tuo punto di riferimento?
Non ci sono creator a cui mi ispiro, tutto nella mia vita è molto spontaneo, forse anche troppo diretto e impulsivo, seguo però con ammirazione tantissimi artisti, spaziando in gusti di ogni tipo , mi piace la creatività e qualsiasi visione di essa; ma sono un po’ di parte e tra tutte alla fine prediligo sempre la mia.
Siamo giunti alla conclusione della nostra intervista. Prima di salutarci, vorremmo chiederti: dove vedi la Sara del futuro?
Spero in salute e serena, con qualche obiettivo depennato e con la voglia di averne tanti ancora da raggiungere.
Grazie Sara, with ❤️,