La Redazione
2 mag 20236 min
Il protagonista dell'intervista della settimana è Davide Nicolosi, meglio conosciuto come Artshot.
Lo streetwear, lo sneakergame e l'illustrazione sono le sue passioni, diventate lavoro anche grazie ai social e grazie ad una affezionata community che su Instagram segue quotidianamente i suoi attimi di vita quotidiana, in cui l'assoluta protagonista è l'arte, in tutte le sue sfaccettature. Curiosità, retroscena e sogni di un giovane creator siciliano, raccontate in una chiacchierata con la Realdamico Academy.
Ciao, e grazie per darmi l’opportunità di raccontarmi. Come tutti approdo su Instagram 8/9 anni fa e inizialmente utilizzavo Instagram come profilo personale su cui postavo sporadicamente foto di ciò che amavo fare, tra cui la mia passione per il disegno. Come ben sapete ancora non esistevano le IG Stories grazie alle quali potevi far vedere in diretta ciò che facevi per questo postavo spesso foto di sketch o work in progress dei miei disegni, fatti appositamente a matita.
Aspetto fisico 1
Condizione economica: 5
Continuità di contenuti: 10
Amicizia/collaborazioni con personaggi noti: 10
Qualità dei contenuti: 10
Rapporto con la community: 10
Idee tecnico-pratiche:10
Bravura del Fotografo Videomaker: 8
Bravura del Social Media Manager: 7
Gli obiettivi che mi sono posto di raggiungere nel tempo vanno al di là del numero dei fol-lower su Instagram. Mai avrei pensato che a qualcuno potesse piacere ciò che faccio, figuriamoci avere 16 mila persone che mi seguono costantemente per cui mi ritengo già abbastanza fortunato.
Oggi sbagliamo a misurare il talento di un creator dal numero dei follower e dei like che fa giornalmente, non riflettendo che siamo in mano ad un algoritmo che muta giornalmente... credo che un bel giorno ognuno di noi si sveglierà col proprio profili disattivato e veramente allora scopriremo chi vale realmente.
Non seguo uno schema ben preciso per quanto riguarda il mio feed IG, prima mi limitavo a postare costantemente i miei lavori finiti non mettendoci mai la faccia. Da qualche anno invece ho capito che soltanto raccontando chi sei, facendo vedere ciò che fai giornalmente anche durante la vita privata, e soprattutto mostrando l’iter progettuale di un lavoro puoi ottenere la fiducia dei propri follower. Mi piace alternare photo dump dove mixo foto di viaggi, esperienze, lavoro, vita personale e sentimentale, sneakers e cibo. Non mi sono mai ispirato a creator in particolari, dal punto di vista artistico però ho avuto il piacere di conoscere di persona alcuni artisti che mi piacciono principalmente come l’artista portoghese Laro Lagosta e il belga Jonas Cozone dai quali ho soltanto da imparare.
La partecipazione assidua ad eventi di settore mi sta dando tantissime soddisfazioni dal punto di vista personale e professionale. Penso che l’evento che fino ad oggi ha avuto più risonanza mediatica e social è stata la la collaborazione mia con Kickit e Footlocker. Abbiamo presentato all’interno degli store di Roma e Milano 6 NFT Inerenti al mondo delle sneakers e adesso presenteremo gli ultimi 3 a Napoli il 5 maggio all’interno del footlocker store della città campana. Invece dal punto di vista personale ed emotivo penso che l’occasione che mi ha segnato di più è stata insegnare a scuola. In collaborazione con l’Istituto Superiore del mio paese ho avuto il piacere di tenere per due anni un corso di pittura murale a ragazzi e ragazze di diversi indirizzi di studio. Credo che poter trasmettere a ragazzi/e più piccoli ti te la tua passione e i tuoi ideali non abbia prezzo, con la speranza che facciamo tesoro di ciò che hanno appreso e che sia da stimolo per affrontare le decisioni future e credere nelle proprie passioni.
La gestione dei miei canali social in realtà è meno organizzata di quanto sembri. Inutile dirvi che lo gestisco personalmente, non seguo una scaletta settimanale, posto abbastanza ad intuito, quando ho lavori pronti o devo annunciare un evento. Inoltre mi piace riassumere tramite post carosello i vari eventi a cui partecipo. In mezzo a tutto ciò mi piace mischiare anche dump di vita privata, esperienze, viaggi ecc. sono consapevole che è un po’ confusionario ma mi piace.
Sicuramente ho cercato fin dal giorno zero di essere me stesso, senza fingere di essere qualcuno o qualcosa che non sono. Dal punto di vista “artistico” ho sempre cercato di creare qualcosa che fosse unico e non scopiazzato da qualcosa già esistente. Ridisegnare le sneakers più in voga del momento o modelli del passato reinterpretandole in chiave pop unendole a personaggi dei cartoni animati che siano in pendant con lo schema cromatico della scarpa, o a status symbol credo che piaccia, e penso che sia il mio maggiore punto di forza.
Per prima cosa voglio precisare che non mi ritengo un collezionista, a differenza di amici o colleghi che da anni non perdono una release di Jordan o di Air Max. Ho sempre acquistato i modelli e le collaborazioni che più mi piacciono, non facendomi scrupoli di indossarle senza accumulate ossessivamente. Col passare degli anni il fenomeno dello sneakergame si è evoluto, sempre molte più persone si sono avvicinate a questa cultura, molti per curiosità, altri soltanto a scopo di lucro. Ormai il mercato è saturo, i venditori sono molti più dei compratori e le continue release da parte dei brand principali, che per lo più delle volte propongono colorway senza senso e non iconiche, finiscono per appiattire l’interesse da parte dei collezionisti ormai stanchi di avere un prodotto con una qualità inferiore in relazione al prezzo di retail pagato. Molti collezionisti si stanno stancando di tutto ciò e stanno cominciando a comprare sempre meno, se i brand non metteranno un freno sul mercato secondario non so come andrà a finire. Molti dei modelli che 3 anni fa sarebbero andati sold out in 2 minuti sono ancora sugli scaffali full size, forse questo è l’inizio della rivoluzione.
Non vorrei fare il passo più lungo della gamba esponendomi più del dovuto, cerco sempre di parlare dei miei progetti in fase di compimento. Sicuramente continuerò a vendere pezzi d’arte in edizione limitata. A breve uscirò con la mia linea di t-shirt e abbigliamento. Artshot clothing è un progetto a cui lavoro da tantissimo e finalmente potrò farvi vedere di cosa si tratta. Abbiate ancora un po’ di pazienza. In più mi piacerebbe aprire uno studio dove raggruppare creativi, artisti, fotografi, stampatori d’arte dove ognuno abbia la possibilità di esprimersi come meglio crede, e questo nel mio paese di origine. Sarebbe un sogno!
Dove mi vedi tra un paio di anni? È difficile da dire. Come vi ho già detto spero di portare avanti il progetto “artshot” espandendolo sempre di più. Vivere continuando a fare ciò per cui sono nato è quello che voglio. Finchè funzioneranno sono sicuro che i social continueranno a essere il vettore della mia arte, credo che usati in maniera responsabile e intelligente siano uno strumento potentissimo che tutti dovremmo sfruttare al meglio.
Grazie Davide, with ❤️, Realdamico